29 Ottobre 2025

“D’un tratto nel folto del bosco” di Amos Oz

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D’un tratto nel folto del bosco di Amos Oz
Edito da Feltrinelli, traduzione di Elena Loewenthal

Dedicato: “ai meravigliosi e tanto amati Din, Nadav e Yael, che mi hanno aiutato a raccontare questa storia e vi hanno contribuito con idee, proposte e colpi di scena.”

Buio. Il rumore del vento fende i rami del bosco, i bambini sono stati messi a letto. Il villaggio è deserto. Questo lo scenario entro cui si muovono i personaggi di Amos Oz in una storia di ombre e speranza. La trama ruota intorno a una piccola realtà in cui non esistono gli animali. Niente ululati alla luna, nessun gallo all’alba, nessuna rondine a cui dare una briciola di pane. Uno sfondo in cui si riconosce l’abilità dell’autore nel narrare i silenzi.
Due bambini, Mati e Maya, tra coraggio e curiosità, decidono di allontanarsi dal loro piccolo villaggio, in cerca degli animali che la maestra Emanuela gli mostrava sempre nelle figure dei libri. Un tempo, infatti, le rane gracidavano negli stagni, i contadini allevavano i conigli, c’erano cani e gatti. Si vocifera che a rapirli tutti sia stato un certo Nehi, il demone del bosco.
Tra i personaggi chiave, abbiamo Almon il pescatore che parla con lo spaventapasseri, Nimi il bambino puledrino ammalato di nitrillo, Solina e suo marito Ghinom che crede di essere diventato un agnellino e continua a belare. Tutti vengono presi in giro e derisi dal resto degli abitanti. Attraverso piccoli episodi, l’autore sottolinea con destrezza, come la diversità diventa sempre più spesso sinonimo di esclusione. Sull’altro piatto della bilancia, i due protagonisti: Mati e Maya, lui  un po’ insicuro e lei assolutamente determinata.

Il villaggio, scarno e silenzioso, si contrappone al bosco, magico e inesplorato, luogo in cui è proibito andare dopo il crepuscolo. L’assenza degli animali, la loro lingua incomprensibile alle persone più diffidenti, insegnerà agli uomini a tornare a considerarsi tutti uguali. Nel regno animale, infatti, non esiste un linguaggio per ridicolizzare gli altri.

Amos Oz ha scritto libri per bambini, romanzi e saggi. Attualmente vive in Israele e insegna letteratura all’Università di Ben Gurion del Negev.

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